aspettando Capodanno
«Noi sappiamo nella nostra fede che Dio solo assunse la nostra natura, e nessun altro, ed è Cristo solo che abita in noi, ci guida, ci governa in questa vita e ci conduce alla sua felicità.
E così egli farà fino a che ci sarà sulla terra un’anima che deve giungere al cielo, e a tal punto che se non ci fosse nessun’anima sulla terra tranne una, egli starebbe con quella sola fino a che non l’avesse condotta nella sua felicità.
Solo per noi Egli è qui. E nel momento in cui io mi estraneo da lui a causa del peccato, della disperazione o dell’inerzia, io lascio che il mio Signore se ne stia solo, in quanto lui abita in me.
E così facciamo tutti noi, che siamo peccatori; ma anche se noi ci comportiamo così molto spesso, la sua bontà non gli consente mai di lasciarci soli, ed egli continua a dimorare in noi e con tenerezza ci scusa, e ci mantiene costantemente liberi dal biasimo davanti ai suoi occhi.»
Giuliana di Norwich Libro delle Rivelazioni, capitolo 80
Un bravo papà
Partiti Robin e le cinciarelle è rimasto solo Black a frequentare il mio snackpoint. Per evitare l’invasione di piccioni e formiche il cibo viene dato solo a richiesta, ma a un certo punto le visite di Black si sono fatte frequentissime e concitate e ho capito che aveva dei piccoli a cui badare.
Nel video si vede con che tecnica e pazienza ordina nel becco i pinoli. Alla fine appare anche il suo paperotto, che è piuttosto bruttino…
Commenti disabilitati su Un bravo papà
9 san raffaele
Il tempo entra come fattore necessario del conoscere, entra nella definizione del nostro agire umano, del nostro pensare, perciò del nostro amare. La frase più bella che si sia mai detta su questo è di Gesù: «Nella vostra pazienza possederete la vita, la vostra vita». Potremmo tradurre: possederete l’essere. Il vostro io coinciderà con l’essere, con lo sguardo infinito e con l’amore infinito, il vostro io coinciderà con Dio: Filii Dei estis, figli di Dio siete.
Che cosa misura la nostra pazienza che ci fa possedere questo? Misura l’umile affermazione della Sua esistenza in ogni tempo che passa: a dieci anni, a vent’anni, a trent’anni, a quarant’anni… Quando uno a settanta-ottanta anni muore è semplicemente più capace di affermare questa totalità come il suo Signore, davanti al quale può stare come il Figliol Prodigo tra le braccia del Padre disegnato da Rembrandt.
Luigi Giussani, Conversazione con un gruppo di universitari, Milano, 21 giugno 1996
Commenti disabilitati su 9 san raffaele
8 san raffaele
Commenti disabilitati su 8 san raffaele
7 san raffaele
Commenti disabilitati su 7 san raffaele
Commenti disabilitati su aspettando Capodanno