benvenuto piccolo pastore bianco
Che il Buon Pastore ti conforti come tu hai saputo consolare il tuo gregge.
Non era facile per me che avevo perso, poco prima di Giovanni Paolo II, don Gius, l’amico della mia vita. E mi hai conquistata con una frase, la risposta alla domanda di Peter Seewald «Quante vie ci sono per arrivare sino a Dio?», «Tante, quanti sono gli uomini».*
E’ una parola che spalanca la porta a una realtà buona e fatta per me; e dice molto di colui che la pronuncia: non è l’espressione di un amministratore ma, piuttosto, dell’amico dello sposo, testimone ammirato della magnanimità dello Sposo.
E che Gesù fermi la nostra terra, benedica i morti e conforti le loro famiglie.
*J.Ratzinger, Il sale della terra Un colloquio con Peter Seewald, San Paolo, 2005.
birdgarden diary
Evviva ottobre che riporta sani e salvi i pettirossi in città!
Oggi un canto diverso mi ha fatto uscire dalla mia tana e nel macchione verde dell’oleandro ho visto acceso il pancino rosso di Robin. Mi è sembrato più magretto e aveva la voce un po’ roca, ma che bel momento!
Purtroppo non si è fermato qui, come non si sono fermate le cinciarelle che son tornate domenica. Ma stanno rifacendo la facciata della casa, e i ponteggi, una squadra di imbianchini aggrappata alle inferriate e i lattonieri sul tetto, sconsiglierebbero la sosta a qualsiasi uccellino, sigh. Confido che torneranno quando se ne andranno tutti gli operai.
Invece, per completare il quadro, una famiglia di cinciallegre non è mai partita, facevano tutti i giorni il bagnetto per rinfrescarsi. Black il merlo, forse per gli operai, forse per una lotta perduta coi piccioni, ha abbandonato il mio portichetto, e lo sento solo cantare. Oggi però l’ho intravisto dentro il tasso mentre osservava Robin.
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ciao, piccolo Robin
Alba silenziosissima senza Robin il mio amico pettirosso (era tornato nel mio giardino il 4 novembre, ha cantato tutte le mattine per quasi 5 mesi, che meraviglia!).
Da due giorni cantava a pieni polmoni ma non passava a chiedermi i pinoli. Da febbraio cantava tutto il giorno, dapprima canterellava a becco chiuso sull’oleandro poi forte sul faggio. Mi sei mancato stamattina, Robin, soldino di cacio!
Gesù ha detto che Dio si preoccupa dei passeri che si vendono per due soldi, spero tanto che protegga dalle reti e dalle aquile il tuo viaggio verso le montagne (chissà dove vai? papà dice in un bosco vero a mangiar pinoli trovati nelle pigne e non più nei sacchetti).
Ti auguro di trovar sempre ragnetti e grassi vermi nei tuoi saltelli tra i cespugli.
Oggi per riguardo a te e per nostalgia ho dato da mangiare non solo pinoli a Black e noccioline alle cince ma anche una fetta biscottata ai piccioni. Non ci potevano credere! Ormai mi venerano!
Fra un po’ l’oleandro si riempirà di fiori per farmi dimenticare come è più bello quando i colori sono anche capaci di volare e di tenermi d’occhio! Ma questo silenzio triste mi fa più chiaro quanto è sbagliato l’attacco in Libia, che Gesù abbia pietà di noi e ci perdoni.
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viva Maria
E ben può Dio far subito un Firmamento che sia più ricco di Stelle, un Olimpo più sublime, un Oceano più sterminato, una Terra più verdeggiante, ma non può fare una Madre che sia più eccelsa di Maria Vergine.
Nel formar essa è stato già conferito alle pure Creature tutto quel pregio di cui sono capaci, rimanendo pure Creature.
Paolo Segneri, Il Divoto di Maria
E’ il dramma supremo che l’Essere domandi di essere riconosciuto dall’uomo.
Il principio fondamentale del cristianesimo è la libertà, che è l’unica traduzione dell’infinitezza dell’uomo. E questa infinitezza si scopre nella finitezza che l’uomo sperimenta.
La libertà dell’uomo è la salvezza dell’uomo. Ora, la salvezza è il Mistero di Dio che si comunica all’uomo. La Madonna ha rispettato totalmente la libertà di Dio, ne ha salvato la libertà; ha obbedito a Dio perché ne ha rispettato la libertà: non vi ha opposto un suo metodo. Qui è la prima rivelazione di Dio.
Luigi Giussani, Lettera alla Fraternità, 22 giugno 2003
Seguendo il pensiero di alcuni teologi, come il Segneri, Newman afferma che Dio avrebbe potuto creare un mondo migliore di quello attuale, ma non poteva fare una madre più grande di Maria.
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Piumotto!
Ma, da Natale, la star del giardino è questo bel pappagallo vagabondo, che ho chiamato Piumotto (chiaramente di questo nome lui non se ne fa nulla).
Nel link c’è la sua attività preferita: camminare avanti e indietro e voltarmi la schiena. Se non avessi la macchina fotografica (non riesce a trattenersi dal girarsi quando sente il rumore dell’obiettivo che si apre) penso che non lo vedrei mai in faccia.
Chissà, forse faceva il modello per una marca di pile.
Rosella Comune – Platicercidi, Platicercini Piatycercidae, Piatycercinae
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