Vita

Avvocata nostra

Posted in disegno, new, tempo by raffack on 24 dicembre 2016
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Si sa, gli avvocati possono visitare i loro assistiti ogni volta che lo desiderano, per questo Maria si preoccupò di avere il titolo studiando giorno e notte appena il Figlio diventò grande.
Da allora – come fa a trovare il tempo? – gli angeli continuamente le devono aprire la porta del parlatorio – “Ma che Purgatorio è se ogni giorno si può vedere la Piena di Gioia?!” – e lei così giovane ed eterna si siede al tavolo come una praticante da nulla. Il penitente di ogni età Paese e religione la prega: “Non per me, per mio figlio”,
“Conforta mia moglie”,
“Aiuta la mia azienda”,
“Fa che il mio Paese ritorni a Tuo Figlio”.
Lei tace e quando solleva gli occhi il suo povero assistito vi trova un mare di speranza.
Carica delle pratiche (grazie a Dio, il suo geloso assistente, l’arcangelo Gabriele, gliene porta più della metà altrimenti dovrebbe procurarsi un carrellino) la Madre di Misericordia attraversa i lunghi corridoi per raggiungere l’aula del tribunale.
Questo è il momento in cui la Vergine Purissima ha bisogno di noi – come ha detto a Lourdes e a Fatima -: le servono le preghiere dell’Esercito Militante a favore della Chiesa Paziente. Un esercito scalcagnato ma potente: in Cielo, infatti, ci riconoscono molte attenuanti e ogni minuscolo gesto buono viene supervalutato – grazie al nostro angelo custode, al nostro Santo Patrono e ai nostri cari già beati.
Così, le nostre piccole frettolose Ave Maria recitate dalla festa dell’Immacolata alla vigilia di Natale pesano come oro nelle mani della giovane avvocata.
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Ave o Maria, Ave o Maria, Ave o Maria, il coro sommesso accompagna la tenace avvocata che non riesce a nascondere l’inizio di un sorriso mentre si avvicina alla Corte. Gli occhi sono abbassati eppure vivissimi, socchiude appena la bocca mentre il giovane angelo e il grande santo, osservato un istante il Giudice, iniziano a redigere i verbali di scarcerazione.
A frotte, confusi felici, i nuovi beati si accalcano alla porta, qualche angelo sistema gli affetti imperfetti e deterge le colpe che l’amnistia non ha dato tempo di riparare ed eccoli finalmente giunti alla Festa che in Paradiso e in terra ricorda il Natale del Signore, il giorno in cui è stata colmata la distanza tra Dio e l’uomo. Il primo saluto dei beati è per la giovanissima avvocata che stringe al cuore suo Figlio: chi direbbe al vederla così giovane che è laureata e madre di quel bel Piccino? Maria offre il Bambino ai primi grandi Santi e ai nuovi altrettanto grandi Santi, ai Dottori ai Profeti alle Badesse agli Eremiti e ai Pellegrini e il piccolo Gesù viene coperto di baci dal capo riccioluto ai grassocci piedini.
Intanto i nuovi beati guidati dai loro angeli custodi ritrovano i loro cari e così nascono nuove feste nella Festa. C’è un parlar continuo di chi interroga i pastori su cosa videro e cosa fecero e chi vuole sapere da Luca come seppe di Maria e uno scoppiar di canti e di risa tra gli angeli unito al belar delle pecorelle: veramente la festa di Natale in Paradiso è straordinariamente simile alla festa di Natale che si vive in terra.
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auguri 2013

Posted in fotostorie, poesia, tempo by raffack on 2 gennaio 2013

 La_Vierge_au_manteau_1400_1410_._Cette_oeuvre_majeure_de_la_peinture_franc_aise_l_une_des_toutes_premie_res_peintures_sur_toile_repre_sentant_la_chre_tiente_sous_la_protection_de_la_Vierge_provient_de_l_e_glise_des_Carmes_9

Sub tuum praesidium confugimus,
Sancta Dei Genetrix.
Nostras deprecationes ne despicias
in necessitatibus,
sed a periculis cunctis
libera nos semper,
Virgo gloriosa et benedicta.

Sotto la tua protezione cerchiamo rifugio,
Santa Madre di Dio:
non disprezzare le suppliche
di noi che siamo nella prova,
ma liberaci da ogni pericolo,
o Vergine gloriosa e benedetta.

Questa bella immagine della Madonna della Misericordia e il Sub tuum praesidium completano la mia storia dell’Immacolata

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pace

Posted in fotostorie, Gesù Cristo, tempo by raffack on 1 gennaio 2013

pace

Per oggi, Primo gennaio, giornata della pace, mi torna in mente il messaggio di Medjugorje di Natale.  Maria è apparsa con in braccio il piccolo Gesù benedicente che ha detto: «Io sono la vostra pace».

Maria col Bambino, Leuca, foto di Silvana.

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Il manto di Maria

Posted in disegno, Gesù Cristo by raffack on 8 dicembre 2012

Per festeggiare Maria ecco un storietta che raccontava Padre Pio.

uno

Un giorno Gesù si rese conto che in Paradiso c’era qualcuno che non aveva tutte le carte in regola. Si recò da san Pietro ad avvisarlo, ma Pietro gli rispose che faceva buona vigilanza e che gli sembrava impossibile. «Va bene, comunque stai più attento», gli disse Gesù.

due

Pietro fece maggior attenzione ma gli parve proprio che tutto funzionasse a dovere.

Poco dopo Gesù tornò a lamentarsi: «Pietro, ho visto ancora gente un po’ strana... questo non mi piace, non riesci a fare più attenzione?»

Poco dopo Gesù tornò a lamentarsi: «Pietro, ho visto ancora gente un po’ strana… come è possibile che ti passino sotto il naso?!»

Il povero san Pietro introdusse controlli più severi e venne così a scoprire che l’unica persona che entrava ed usciva liberamente era la Madonna. Si guardò bene dal fare domande alla Madre del Signore, ma, tenendola d’occhio, notò che all’uscita il suo bel manto scendeva lineare fino ai piedi…

Il povero san Pietro introdusse controlli più severi e venne così a scoprire che l’unica persona che entrava ed usciva liberamente era la Madonna. Si guardò bene dal fare domande alla Madre del Signore, ma, tenendola d’occhio, notò che all’uscita il suo bel manto scendeva lineare fino ai piedi…

… mentre al rientro si gonfiava come una vela al vento. Decise comunque di non dir nulla e continuò a controllare gli Angeli custodi e i Santi Patroni.

… mentre al rientro si gonfiava come una vela al vento. Decise comunque di non dir nulla e continuò a controllare gli Angeli custodi e i Santi Patroni.

Quando però Gesù lo richiamò per la terza volta: «Pietro, tu rischi che io ti tolga le chiavi del Paradiso», Pietro decise di manifestargli i suoi dubbi: «Maestro, io mi sono fatta un’opinione di chi sia che fa entrare quella gente a cui alludete, ma credo che non ci possiamo far niente. Né io né voi». «Davvero? – rispose Gesù – Come è possibile?».

«Innanzitutto – spiegò san Pietro – ho scoperto che la vostra mamma ha un duplicato delle mie chiavi, così che esce ed entra quando desidera.»

«E poi ho notato che quando rientra il suo manto è troppo gonfio: per me è in quel momento che lei fa entrare chi vuole nascondendoli ai miei occhi».

E, come pensava san Pietro, Gesù potè solo dire: «Se è così, lasciamo le cose come stanno!».

sei

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gioia di tutto il creato

Posted in fotostorie, new by raffack on 8 settembre 2012

Che sorpresa è stata scoprire in Turchia che l’arte bizantina è piena di tenerezza! Come in questo mosaico con Gioacchino e Anna che coccolano la piccola Maria.

Istanbul, S.Salvatore in Chora, endonartece, volta, La vergine benedetta dai Sacerdoti e coccolata da Gioacchino e Anna, part. 1315-1321

Il riferimento della benedizione è al Protovangelo di Giacomo (6,2). Quando la bimba compì il primo anno, Gioacchino fece una festa, a cui invitò i pontefici, i sacerdoti, gli scribi, il sinedrio e tutto il popolo di Israele. Gioacchino presentò Maria ai sacerdoti, i quali la benedissero dicendo: “Dio dei nostri padri, benedici questa bimba e dalle un nome rinomato, perpetuo per tutte le età”.

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