3.ritmo
«[Dio] offre loro le stagioni ciascuna diversa, e tuttavia uguale ogni anno, così che la primavera è sempre sentita come una novità e tuttavia sempre come la ricorrenza di un tema immemorabile.
Così gli uomini non solo si accontentano ma sono entusiasti del miscuglio di novità e di familiarità delle nevicate di questo gennaio,
della levata del sole di questa mattina,
del budino di questo Natale.
I bambini, si sentono perfettamente felici di un giro di giochi che segna le stagioni nel quale si succedono il gioco del mondo e quello delle noci.»
C.S. Lewis, Le lettere di Berlicche, xxv
2.ritmo
«Mio caro Malacoda,
Gli esseri umani vivono nel tempo e sperimentano la realtà per gradi successivi. Perciò, al fine di farne molta esperienza, devono sperimentare molte cose diverse; in altre parole devono sperimentare il cambiamento. E poiché hanno bisogno di mutamento il Nemico ha reso loro piacevole il cambiamento, precisamente come ha reso loro piacevole il mangiare. Ha equilibrato in essi l’amore a ciò che muta con l’amore a ciò che permane. Ed è riuscito ad accontentare entrambi i gusti insieme per mezzo di quell’unione di mutamento e permanenza che noi chiamiamo ritmo.»
C.S. Lewis, Le lettere di Berlicche, xxv
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Lewis
Una sera, agli inizi del 1926, l’ateo più irriducibile che avessi mai conosciuto, sedeva nella mia stanza, dall’altra parte del caminetto, osservando che le prove della storicità dei vangeli erano straordiariamente buone. «Strano», continuò. «Tutto ciò che Frazer afferma a proposito del Dio Mortale. Strano. Si direbbe che sia realmente accaduto».
C.S.Lewis, Sorpreso dalla gioia, p.249
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