Vita

viva Maria

Posted in disegno, new, prosa by raffack on 8 settembre 2010

E ben può Dio far subito un Firmamento che sia più ricco di Stelle, un Olimpo più sublime, un Oceano più sterminato, una Terra più verdeggiante,  ma non può fare una Madre che sia più eccelsa di Maria Vergine.

Nel formar essa è stato già conferito alle pure Creature tutto quel pregio di cui sono capaci, rimanendo pure Creature.

Paolo Segneri, Il Divoto di Maria

E’ il dramma supremo che l’Essere domandi di essere riconosciuto dall’uomo.
Il principio fondamentale del cristianesimo è la libertà, che è l’unica traduzione dell’infinitezza dell’uomo. E questa infinitezza si scopre nella finitezza che l’uomo sperimenta.
La libertà dell’uomo è la salvezza dell’uomo. Ora, la salvezza è il Mistero di Dio che si comunica all’uomo. La Madonna ha rispettato totalmente la libertà di Dio, ne ha salvato la libertà; ha obbedito a Dio perché ne ha rispettato la libertà: non vi ha opposto un suo metodo. Qui è la prima rivelazione di Dio.

Luigi Giussani, Lettera alla Fraternità, 22 giugno 2003

Seguendo il pensiero di alcuni teologi, come il Segneri, Newman afferma che Dio avrebbe potuto creare un mondo migliore di quello attuale, ma non poteva fare una madre più grande di Maria.

John H. Newman, Development of christian doctrine

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poeta1

Posted in l'io, new, prosa by raffack on 18 agosto 2010

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Il contenuto
dell’esperienza
è la realtà.

Un uomo è innamorato
della tal ragazza: questo è un fatto,
è un fenomeno.

Il poeta va in giro con le mani in tasca
e giunge a questo fatto.

Questo fatto entra sotto il giro d’orizzonte dei suoi occhi,
cioè entra dentro l’ambito del suo conoscere.
Siccome è un fenomeno reale, diventa oggetto di conoscenza.

Questo è l’inizio del fenomeno, ma non è tutto.

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Luigi Giussani, Si può (veramente?!) vivere così?

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pond

Posted in l'io, new, prosa by raffack on 15 agosto 2010

Tutto ciò che esiste si riflette nella conca apparentemente piccola, ma così intensamente luminosa da essere tendenzialmente infinita, della nostra coscienza presente.

Luigi Giussani, Si può (veramente?!) vivere così?

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Sigrid Undset 2

Posted in Gesù Cristo, new, prosa by raffack on 21 luglio 2010

Il Cristianesimo spiega in una maniera che ha più consistenza, probabilità e verosimiglianza di qualunque altra spiegazione, come tutte le facoltà e i doni che rendono un individuo capace di essere nel mondo un capo o un pioniere, fanno di lui un criminale cosciente o incosciente rispetto ai suoi partigiani, a meno che egli non sappia di essere personalmente responsabile di fronte a qualcuno che è al di sopra di tutti gli uomini e che tiene nelle sue mani l’umanità.

La solidarietà umana consiste nel fatto che noi siamo, dopo il peccato originale, coeredi di un fallimento: la comune perdita della nostra capacità di supplire alla insufficienza della nostra intelligenza e della nostra virtù fa che sia impossibile a un uomo di guidare i suoi simili diversamente che su una via di smarrimento.

Non c’è che un intervento soprannaturale che possa salvarci. La Chiesa Cattolica insegna che Gesù è questo intervento, Dio che facendosi generare da una donna si è reso solidale della nostra natura e che lasciandosi crocifiggere a causa dei nostri peccati ci ha dischiuso il cammino della vita eterna; non il cammino dell’esistenza agli Inferi, che gli uomini avevano sempre riguardato con timore e repulsione, ma il cammino di una vita in Dio e con Dio, beatitudine che noi siamo incapaci di rappresentarci. Ma anche quaggiù possiamo avere tanta esperienza di contatti col divino da convincerci che la vita può essere felicità.

Sigrid Undset in G. Rossi, Uomini incontro a Cristo, Assisi 1951

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Sigrid Undset

Posted in Gesù Cristo, new, prosa by raffack on 19 luglio 2010

Io ritenevo come provato (senza però cercarne alcuna prova) che Gesù storico fosse un genio religioso le cui intuizioni avevano fatto compiere all’idea di Dio tra gli uomini molte tappe nel senso della evoluzione.

In quell’epoca si supponeva sempre che la evoluzione fosse sinonimo di progresso, almeno quando non si rifletteva ai dettagli. Ma non avrei mai potuto pensare che potesse essere di qualche interesse per me il fatto che un giovane ebreo, circa 19 secoli fa, avesse annunziato agli uomini la remissione dei peccati, mentre lui osava affermare: «Chi di voi può accusarmi di peccato?».

Egli dunque non poteva per sua esperienza conoscere i sentimenti che si provano quando si è arrecato ad altri un danno che per nessun prezzo al mondo si sarebbe voluto fare, o quando si son tradite le migliori risoluzioni al punto di non poter perdonare  a se stessiIo sapevo ciò che significa pentirsi della crudeltà, della segreta viltà, della pigrizia nel momento in cui la pigrizia è imperdonabile; poiché evidentemente non ero arrivata a vivere con la mia religione privata – l’umanismo – al punto di essere soddisfatta di me stessa.

Sigrid Undset, autrice norvegese, convertitasi al cattolicesimo nel 1925,  premio nobel 1928

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