domani non gli do niente
Non bisognerebbe dare cibo agli uccelli selvatici in primavera e in estate. Ma come si fa a resistere a queste affamate e simpatiche cince che ogni giorno inventano un nuovo sistema per attirare la mia attenzione?
Dai merli hanno imparato ad affacciarsi ai vetri della porta (e lo fanno un centinaio di volte al giorno), ma in questi giorni hanno visto l’imbianchino mentre bussava e hanno imparato a mettersi sulla maniglia e bussare col becco. Io sento toc toc toc (suona diverso dal bussare dell’imbianchino ma sembra proprio un bussare) esco e me le trovo davanti tutte soddisfatte: come posso non dar loro nulla?!
Ma da domani non mi lascerò tentare da nessun merlo, da nessun piccione e da nessuna cincia, forse…
In fondo, hanno tutti i nidi pieni di figliolini affamati. Questo è Piccolo, figlio di Maramaldo, figlio di Black, che ha già iniziato a saltellare per il giardino.
per me
Se Maria è entrata nella storia all’inizio stesso della storia con l’esilio di Adamo ed Eva, io sono nata quando il Buon Giardiniere ha dissodato col suo calcagno la terra, e col suo Sangue per me ha irrigato zolla e zolla, pietre e rovi (per assicurare a ogni seme futuro la possibilità del germinare).
Così il Sangue di Gesù ha svelato il mio nome sotto il sole di questo mondo.
Prima che in quello di mia madre in un altro Sangue sono nata. E vivaddio che mi è concesso di vivere lì la Settimana Santa.
” Non possiamo dimenticare a quale prezzo siamo stati salvati, ogni giorno. L’avvenimento se è innanzitutto un fatto, è un fatto per te, che ti interessa supremamente. E’ un fatto per te! Per te, per me, per me!
«Per te» è la voce che si sprigiona dal cuore del Crocifisso.
«Per me» è l’eco che ne soffre il cuore mio, la coscienza mia.“
Luigi Giussani, Egli solo è.
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