ciao, piccolo Robin
Alba silenziosissima senza Robin il mio amico pettirosso (era tornato nel mio giardino il 4 novembre, ha cantato tutte le mattine per quasi 5 mesi, che meraviglia!).
Da due giorni cantava a pieni polmoni ma non passava a chiedermi i pinoli. Da febbraio cantava tutto il giorno, dapprima canterellava a becco chiuso sull’oleandro poi forte sul faggio. Mi sei mancato stamattina, Robin, soldino di cacio!
Gesù ha detto che Dio si preoccupa dei passeri che si vendono per due soldi, spero tanto che protegga dalle reti e dalle aquile il tuo viaggio verso le montagne (chissà dove vai? papà dice in un bosco vero a mangiar pinoli trovati nelle pigne e non più nei sacchetti).
Ti auguro di trovar sempre ragnetti e grassi vermi nei tuoi saltelli tra i cespugli.
Oggi per riguardo a te e per nostalgia ho dato da mangiare non solo pinoli a Black e noccioline alle cince ma anche una fetta biscottata ai piccioni. Non ci potevano credere! Ormai mi venerano!
Fra un po’ l’oleandro si riempirà di fiori per farmi dimenticare come è più bello quando i colori sono anche capaci di volare e di tenermi d’occhio! Ma questo silenzio triste mi fa più chiaro quanto è sbagliato l’attacco in Libia, che Gesù abbia pietà di noi e ci perdoni.
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