2.torrenti
Capita anche a me, l’ultima volta è stato all’ansa di un torrente, in un bosco. Non sono riuscita a decifrare ciò che mi ricordava, ma l’emozione era forte, allegra, chiara.
Se capita a tanti deve esserci una regola nel nostro cervello.
Una regola tipo: “Le memorie da archiviare senza tag precisi vanno automaticamente taggate come buone“.
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1.torrenti
Notano quelli che hanno molto viaggiato, che, avendo veduto molti luoghi, facilmente quelli per cui si abbattono a passare di mano in mano, ne richiamano loro alla mente degli altri già veduti innanzi, e questa reminiscenza per se e semplicemente li diletta.
Così accade: un luogo ci riesce romantico e sentimentale, non per se, che non ha nulla di ciò, ma perché ci desta la memoria di un altro luogo da noi conosciuto, nel quale poi se noi ci troveremo attualmente, non ci riescirà (nè mai ci riuscì) punto romantico nè sentimentale. 10. Marzo. 1829
Leopardi, Zibaldone
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3. sete di verità
Noi proviamo sdegno per la calunnia, l’ipocrisia e la slealtà, perché ci danneggiano non perché tradiscono la verità. Togliete alla falsità la calunnia e la malizia, e ne saremo ben poco offesi; trasformatela in un elogio, e può anche darsi che ci faccia piacere.
E tuttavia, non sono né la calunnia né la slealtà che recano i più numerosi danni nel mondo; esse sono continuamente sotto accusa e tutti le denunciano per sconfiggerle.
Ma è la menzogna allettante,
la menzogna patriottica dello storico, la menzogna previdente del politico, la menzogna zelante dell’uomo di parte, la menzogna compassionevole dell’amico e la menzogna noncurante di ciascun uomo verso se stesso, che gettano sull’umanità quell’oscuro mistero,
tale che noi ringraziamo qualunque uomo che riesca a squarciarlo,
così come noi ringrazieremmo chi scavasse un pozzo nel deserto;
felici,
perché la sete di verità rimane in noi, anche dopo che ne abbiamo deliberatamente abbandonate le fonti.
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2. sete di verità
Vi è una marcata somiglianza tra la virtù dell’uomo e l’illuminazione del globo che egli abita: la stessa graduale diminuizione di vigore man mano che ci si avvicina ai limiti dei loro ambiti, la stessa netta separazione dei loro contrari; e la stessa zona d’ombra all’incontro dei due.
… Eccetto che per una sola, la linea dell’orizzonte è irregolare e indefinita, ed è proprio questa la linea equatoriale e il vero spartiacque di tutte le altre: la Verità.
La Verità è quell’unica virtù della quale non sono ammesse gradazioni, ma che divide e lacera di continuo, quella sottile linea aurea che le doti e le virtù stesse che su di essa si fondano cercano di deviare:
che la diplomazia e la prudenza occultano,
che la gentilezza e la cortesia modificano,
che il coraggio oscura con il suo scudo,
che l’immaginazione avvolge con le sue ali e la carità offusca con le sue lacrime.
Come dev’essere difficile mantenere integra quell’autorità che, mentre deve difendersi dall’ostilità di tutte le peggiori inclinazioni dell’uomo, deve anche guardarsi dai tralignamenti delle migliori; che è continuamente aggredita dalle une e tradita dalle altre.
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